Novità per le pinze GZA

Novità all’insegna del miglioramento per le nostre pinze della classe GZA. Si tratta di accorgimenti tecnici all’insegna della perfezione, ossia di nuovi sensori miniaturizzati per ridurre le dimensioni delle dita di presa e di perni di rotazione delle dita non-sfilabili.

Giuseppe Cardovino, sales manager di FPS Automation, spiega in cosa consiste questo miglioramento del prodotto:

“Stiamo proponendo la nostra soluzione ad alcuni dei problemi che da sempre assillano gli utilizzatori di mani di presa per lo stampaggio della plastica: gli spazi risicati a disposizione per la presa degli oggetti mediante pinze con dita sensorate ed il rischio che elementi meccanici mobili, come le dita stesse di queste pinze, si possano sfilare e cadere all’interno della pressa. Se nel primo caso ci troviamo di fronte all’eterna necessità di massima miniaturizzazione, il secondo tema, oltre a ricondursi a tematiche di qualità, comporta un rischio concreto ed elevato di danneggiamento della pressa e dello stampo”.

“La miniaturizzazione – continua Cardovino – ha come limite la meccanica e la geometria delle parti, adottando il nuovo sensore KT riusciamo a ridurre notevolmente le dimensioni del dito tastatore senza rinunciare ad affidabilità e precisione. Riguardo le dita invece, esistono vari modi per bloccare i perni su cui ruotano e noi abbiamo scelto quello che riteniamo più sicuro. In sostanza il perno, che ha una testa a martello, è ora bloccato con un anello elastico. Questo accorgimento rende il perno “imperdibile” lasciandolo al contempo svincolato nella sua sede, senza aumentarne la frizione di rotazione. È inoltre possibile eseguire la manutenzione della pinza senza rischiare di danneggiarla, smontandola e rimontandola in perfetta sicurezza perché i componenti al suo interno possono essere aperti e chiusi senza particolari difficoltà. Certamente serve manualità perché parliamo di elementi molto piccoli ma il risultato finale è una soluzione pratica e molto apprezzata da chi vive di meccanica”. 

Un miglioramento funzionale e anche estetico: “nella nostra soluzione, a differenza di altre sul mercato, non ci sono quindi grani o ribattute. Il nostro obiettivo – conclude Giuseppe Cardovino – è incrementare i livelli di attenzione progettuale in tutto il prodotto, seguendo la nostra cultura del miglioramento continuo, dell’evoluzione e dell’orientamento all’eccellenza”.

 

Altre news

Come viene modellato il nostro cambio rapido

Come viene modellato il nostro cambio rapido

Come viene modellato il nostro cambio rapido? In due video ti mostriamo questa importante lavorazione, che avviene interamente negli stabilimenti FPS. [video width="640" height="640"...

Una macchina a visione artificiale per il controllo qualità

Una macchina a visione artificiale per il controllo qualità

Diamo un'occhiata più da vicino a una macchina a visione artificiale per il controllo qualità dei filtri per le capsule del caffè. Nelle immagini si può apprezzare l'automazione di smistamento delle capsule, che vengono portate verso la zona di controllo. Il...