È Greta Peppi il nuovo amministratore delegato di FPS Automation – Fp Services, l’impresa fondata dal padre Fabrizio Peppi, attuale presidente della società. La giovane imprenditrice, con già alle spalle significative esperienze di studio e di lavoro in Italia e all’estero, è entrata in azienda da un paio d’anni e si è occupata di diverse mansioni: dal commerciale (parla 4 lingue) all’organizzazione della produzione e del magazzino.
La nomina di Greta Peppi alla guida esecutiva dell’azienda non è solo un chiaro segno del rinnovamento messo in campo fra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, ma è anche un’evidenza di come la proprietà storica di questa family company intenda conservarne il timone, per continuare a concretizzare la vision del fondatore, il quale è attivamente impegnato nella ricerca e nello sviluppo di nuove opportunità imprenditoriali.
“Il mio primo obiettivo – dice Greta Peppi -, è quello di consolidare il lavoro di riassetto che è stato compiuto in quest’anno così complicato. Questa crisi è stata però un’occasione per guardare dentro la nostra organizzazione e accelerare il processo di rinnovamento avviato alla fine del 2019. Oltre a ciò, questa situazione ci ha guidati in una ponderata razionalizzazione dei costi, al fine di non privarci delle migliori risorse interne ed esterne, pensando in particolare alla nostra rete di fornitori molto qualificati”.
Che risultati avete ottenuto?
“L’impegno che tutti noi abbiamo profuso in questo cambiamento ci ha giovato in termini di efficienza e di risultati. Abbiamo constatato che la via intrapresa era quella giusta, come ci hanno dimostrato gli ottimi numeri del primo trimestre, prima che la pandemia si abbattesse, purtroppo, sull’economia mondiale”.
E guardando avanti?
“Il processo in corso, fortemente voluto da mio padre e sul quale tutta l’azienda si sta concentrando, si sviluppa sul 2021 e naturalmente si proietta negli anni a venire in coerenza con la linea intrapresa fin dal 2008, orientata ai mercati di nicchia, puntando soprattutto alla qualità dei ricavi, più che al volume di fatturato. Con questa impostazione siamo oggi arrivati a un export del 61% con previsione di chiudere il 2020 con un risultato più alto e con una proiezione al 2022 in costante e decisa crescita. Questa strategia, che si dimostra vincente, ci ha richiesto di compiere un significativo rinnovamento delle risorse umane attingendo figure fortemente specializzate ma al di fuori del nostro bacino locale, dove abbiamo rilevato purtroppo una carenza di prospettive in tal senso”.
E speriamo che la pandemia venga presto debellata, con il suo corollario di problemi all’economia.
“Quando finalmente la situazione economica si normalizzerà noi saremo certamente pronti a correre. In FPS siamo motivati e, soprattutto, siamo appassionati di ciò che facciamo che, nella sostanza, è sviluppare le migliori soluzioni al servizio dello stampaggio e della movimentazione di parti in plastica nelle filiere dell’automotive, dell’elettrodomestico, del medicale, del giocattolo, dell’abbigliamento, dell’arredamento e dell’aerospace engineering”.
